mercoledì 18 marzo 2015

DAI GLUCIDI ALL'ALCOOL

Sono due gli alcoli principalmente usati nella locomozione.
L’alcol etilico o bioetanolo e il metanolo o biometanolo.
Il metanolo abbiamo visto denota degli svantaggi ambientali e in termini di sicurezza per questo il suo uso è in declino.
Il MTBE (ethyl-tetra-buthyl-ether) è invece un derivato chimico dell’etanolo.
L’alcol etilico da destinare all’autotrazione è ricavato invece tramite fermentazione a partire da biomassa ad alto tenore glucidico.

  1. Residui di coltivazioni agricole;
  2. Residui di coltivazioni forestali;
  3. Eccedenze agricole temporanee ed occasionali.
  4. Residui di lavorazione delle industrie agrarie e agro-alimentari
  5. Coltivazioni ad hoc
  6. Rifiuti urbani

Oggi tra tutti i prodotti alternativi ai combustibili fossili da autotrazione il primato spetta al bioetanolo in termini di miglior compromesso tra prezzo, disponibilità e prestazioni (Basosi, 2005).
Le materie prime per la produzione d’etanolo possono essere racchiuse nelle seguenti classi:
Le piante saccarifere più usate a scopo bioenergetico sono:
In Europa il sorgo dolce o Sorghum bicolor, il Topinambur o Helianthus tuberosus e forse la Barbabietola da zucchero lo sarà in un prossimo futuro (se si rimetteranno in moto gli zuccherifici in disuso come sostenuto dall’Università della Tuscia);
Negli Stati Uniti il Mais (Zea mais) e il Topinambur;
La Canna da zucchero è grandemente usata in Brasile e nelle zone tropicali umide.
Il Topinambur non ha un alto contenuto in saccarosio ma in inulina così come alcune specie di cicoria che sono oggetto di miglioramento genetico che detengono un alta concentrazione di questo zucchero nella radice.     
Le piante amilaceo e amilaceo-saccarifere più usate sono invece:
il frumento, la patata  e la patata dolce in Europa e Stati Uniti; Ai tropici la manioca e la patata dolce in Africa, Cina e Brasile mentre si prospetta un futuro uso della Palma da Sago su larga scala nel Sud-Est asiatico. 
Oggi sempre più spesso si sceglie di coltivare appositamente delle piante per ottenere biomassa ad alto tenore amilaceo o amilaceo zuccherino da far fermentare per ottenere etanolo. Più sarà alto il contenuto in zuccheri semplici facilmente fermentabili e più il processo di conversione ad etanolo sarà rapido e conveniente (Tab. 1).

Tab.1 Esempi della quantità di etanolo ottenibile con le tecnologie standard per ettaro di coltura (Basosi, 2005).

Coltura
Etanolo (t/ha)
Canna da zucchero
7
Mais
3
Barbabietola da zucchero
4
Patate
3


G.N.

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