Nei
prossimi post intendo spendere due parole per farvi conoscere meglio i diversi
indici di efficienza energetica, necessari per confrontare tra loro le diverse
tecnologie e persino le diverse colture. Iniziamo con l'indice noto come
“Densità energetica”
Densità energetica
La densità energetica è di fondamentale importanza per
attuare un confronto numerico tra le varie possibili fonti produttive d’energia
in termini d’efficienza produttiva.
Viene definita come la quantità d’energia per unita di
superficie.
Tab.1 Densità energetica dell’energia rinnovabile (Coiante, 2000).
Fonte rinnovabile
|
Tipo d’energia prodotta
|
Densita energetica sul terreno(E/km²)
|
Energia chimica equivalente al petrolio
per km²
|
Eolico
|
Elettrica
|
20-47 gwh
|
5-10
|
Solare termico
|
Termica
|
468-756
|
13-21 *
|
Fotovoltaico
|
Elettrica
|
65-70
|
14-15
|
Solare
termodinamica tecnologia crs tecnologia dcs.
|
Elettrica
|
33-39 crs.
49-59 dcs.
|
Da 7 a 13
|
Biomasse usi
termici
|
Termica
|
16-41
|
0,38 – 0,98
|
Biomasse
metilestere
|
Chimica
|
2,6-3,2
|
0,063 – 0,076
|
*per10 alla 3 tep.
Crs=central
recevier sistem; dcs=distribuited collector system (Coiante, 2000).
Come si nota dalla Tab. 1, il valore della densità
energetica per la biomassa è situato nel caso migliore a 0,076 ktep/km2, valore
più basso rispetto al fotovoltaico di 197 volte e di 27 volte rispetto al
solare termico. Inoltre il pannello
fotovoltaico ha un’efficienza nell’utilizzo della radiazione solare del 20 %
contro un’efficienza di 1,2 % per le piante e 5-10 % delle alghe.
Incentivato da politiche comunitarie con un costo che
s’abbasserà sempre più (Coiante, 2005), è più conveniente sfruttare il solare e
lasciare le biomasse in Europa solo ai terreni set–aside ovvero quelli per cui
la PAC (politica agricola comune europea) da un contributo perchè rimanghano
incolti.
L’eroi d’un
panello è 9 volte in 25 anni l’energia usata nella produzione.
Il fotovoltaico ha un etp
circa di 3 anni ottenuto dividendo 30, ovvero la vita d’un pannello
fotovoltaico, per 9, il suo eroi
(biolab.com).
L'etp è il tempo necessario affinché un impianto
produca la stessa energia necessaria per costruirlo.
Per il fotovoltaico è compreso tra 2-5 anni mentre l’etp della biomassa essendo annuale è
molto più alto e da subito un ritorno energetico.
A favore della biomassa giocano i valori d’etp migliori nonostante valori d’Eroi non esaltanti. Inoltre accumulare
l’energia costa, e nel caso delle oleaginose ad esempio essendo prontamente
disponibile sottoforma d’un vettore quale l’olio sink temporaneo di carbonio ad
altissima densità energetica posso tollerare un minore Eroi.
L’idrogeno non è altro che un vettore d’energia, non
basato sul carbonio, con una densità energetica se pressurizzato maggiore degli
altri vettori-combustibili ma per ottenerlo consumo una quantità d’energia
notevole.
L’energia può essere trasformata in elettrica
e usata essa stessa come vettore e conservata in speciali accumulatori
(batterie) ma vi sono dei limiti, dovuti
alle scarse proprietà anche se in continua evoluzione delle “batterie” a nostra
disposizione, limiti che segnano il passo anche per l’eolico e il solare che
producono energia per lo più non disponibile in modo continuo e con intensità
variabile secondo gli eventi climatici e che esigono quindi efficienti
accumulatori per essere competitivi con le altre forme energetiche.
G.N.
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