Questo indice è fondamentale per analizzare se davvero un
energia rinnovabile è conveniente.
Nell’ EROEI (o
EROI in italiano) non sono incluse
le spese economiche ma solo le energie.
Nel computo dell’
EROEI includiamo l’energia spesa per ogni fase del processo d’ottenimento
dell’energia “dalla culla alla tomba” per intenderci.
L’EROEI il
ritorno d'energia dell’investimento energetico ovvero Energy Return On Energy Investment è il rapporto tra energia
investita per costruire un impianto e l’energia che questo impianto produrrà
durante la sua vita attiva.
Un EROEI deve
essere molto maggiore di 1.
Un investimento
energetico come la costruzione d’un impianto ha senso soltanto se l’energia
prodotta dall’impianto durante la sua vita attiva è superiore a quella che è
stata necessaria per costruirla (siamo disposti ad accettare EROEI più bassi soli se investiamo in un
vettore (mezzo di trasporto dell’energia) energetico, perdita bilanciata dalla
facilità e comodità d’uso, dalla densità energetica alta, dal facile
immagazzinamento, quale può essere ad esempio l’olio vegetale sink di carbonio
o l’idrogeno il mezzo di trasporto energetico del futuro.
Ma al momento della produzione dell’energia non ha senso
partire in perdita. La misura dell’ EROEI
è mezzo importante di comparazione tra tecnologie energetiche. Dal bilancio
d’energia del biodiesel sappiamo che l’energia prodotta è doppia rispetto a
quella spesa in energia fossile per la sua produzione.
Se poi si considerano tutti i sottoprodotti allora
l’energia totale prodotta, è 5,4 volte superiore all’unità d’energia spesa per
la produzione (Chiaramonti, 2006.www.biofox.it).
L’EROEI della
tecnologia fotovoltaica può avere un valore di 9-10 pannelli in silicio di
recente produzione questo vuol dire che un pannello di silicio produrrà nel
corso della sua vita 9-10 volte più energia di quella necessaria per
costruirlo.
Dopo 25 anni un
pannello di 100 metri quadri ha prodotto l’energia necessaria a costruire circa
100 metri quadri di pannelli.
Questa di reinvestire gli interessi di qualcosa è una
tipica situazione che in campo
finanziario chiamiamo: “interesse composto”.
In questo caso lo
possiamo calcolare con una resa del 90% anno.
Nella pratica
calcolare l’ EROEI d’un sistema energetico non è cosa ovvia.
Dobbiamo per prima cosa calcolare l’energia necessaria
alla costruzione.
Per questo bisogna sommare tutti i contributi energetici
da tutte le sorgenti.
In caso di una fabbrica dovrò calcolare pure l’energia per
costruire la fabbrica, quella spesa dagli operai per arrivarci, l’energia
necessaria per l’estrazione della materia prima e portarla in fabbrica, quella
per trasportare tutte le strutture sul luogo e poi montarle e così via. Inoltre
a questi vanno aggiunti i costi che saranno necessari per smontare l’impianto
alla fine del suo ciclo utile e per rimettere l’area utilizzata nelle
condizioni iniziali.
Questo tipo di
calcoli si chiama analisi del ciclo vita LCA ed è normato rigorosamente.
Dopo di che, si procede a calcolare l’energia prodotta
dall’impianto durante il suo ciclo attivo previsto. Il rapporto tra le due grandezze energia
utilizzata ed energia ottenuta è EROEI.
Spesso nell’analisi dell’EROEI vi è
difficoltà notevole nel quantificare con esattezza le grandezze e spesso sono
stime, col risultato che l’analisi varia con chi la fa in alcuni casi. C’è
inoltre il problema dei cosiddetti costi esterni.
Questi sono tutti i costi sia monetari che energici non
pagati dal produttore ma dalla società.
Per esempio nel caso del petrolio saranno i costi
dell’inquinamento ad essere scaricati sulla collettività. L’
EROEI è il miglior metro di giudizio che disponiamo.
Vi sono abbreviazioni e termini che indicano la stessa
cosa dell’EROEI: EROI, EYR ovvero Energy Yield
Return oppure Energy Payback Ratio (EPR).
importante è il
concetto d’emergia sollevato da Howard T.Odum che parte da un’idea molto simile
all’EROEI ma cerca di mantenere una
rigorosa definizione delle grandezze usate partendo dalla radiazione solare
intesa come fonte prima dell’energia.
Odum in base ai suoi calcoli misura l’energia in sej o
emijouile solari.
EROEI e
l’emergia d’Odum alla fine misurano la stessa cosa: la resa energetica del
sistema. Spesso è molto utile tradurre i calcoli energetici in termini di CO2
risparmiata.
S’assume nel calcolo che l’energia spesa per costruire
l’impianto sia tratta da impianti convenzionali a combustibili fossili e che
l’energia generata dal nuovo impianto sia utilizzata per evitare che qualche
altro impianto a combustibili fossili produca CO2.
Un altro concetto simile all’EROEI è l’Energy Payback Time
(ETP) ovvero il tempo di ritorno energetico. Il tempo necessario affinché
un impianto produca la stessa energia necessaria per costruirlo. Il fotovoltaico
ha un ETP circa di 3 anni ottenuto
dividendo 30, ovvero la vita d’un pannello fotovoltaico per 9 il loro EROEI.
L’ETP in un
panello fotovoltaico è compreso tra 2-5 anni.
In ogni modo la relazione fra ETP ed EROEI non si può determinare semplicemente con un rapporto.
Può darsi che la resa di un sistema vari col tempo per esempio degradandosi
progressivamente come nel caso delle celle fotovoltaiche a silicio amorfo.
In questo caso il sistema potrebbe avere un buon ETP ma un basso EROEI.
Il rapporto tra eroi ed ETP dipende dalla durata di vita del sistema.
Il fotovoltaico ha un buon EROEI ma un ETP non
particolarmente esaltante.
Il contrario vale, per esempio per le biomasse che hanno EROEI abbastanza bassi (addirittura
minori di uno in certe fasi), però il ciclo di vita in una coltura è solamente
un anno quindi l’ETP può essere
migliore di quello del fotovoltaico. L’
EROEI è una grandezza che può
variare col tempo. Per le tecnologie rinnovabili, i progressi della tecnologia
producono un continuo miglioramento, al contrario delle tecnologie che si
basano su risorse minerarie e quindi esauribili.
In questo caso le migliorie tecnologiche non riescono a
tenere il passo con il progressivo esaurimento delle risorse che causa un
aumento dei costi sia monetari che energetici con la conseguente riduzione dell’ EROEI e l’allungamento di ETP (vedi sabbie bituminose con EROEI
che tende a meno di uno).
Il caso classico è
quello del petrolio che era partito con EROEI
altissimi ma che adesso potrebbe essere addirittura minore o tendente a uno se
si tenesse conto di tutti i costi aggiuntivi.
In tabella 1 nella pagina successiva v’è un confronto tra varie energie e il loro EROEI.
Tab 1. EROEI delle fonti energetiche.
(da: “A sustenible future” di Elliott e Ian Hore Lacy. Aspoitalia.net)
Tecnologia di produzione energetica
|
Valori riportati
da vari autori
|
Valori riportati
da Odum
|
Note riguardante
l’Eroei
|
Grande idroelettrico
|
50-250
|
Decade con il degrado dei bacini. Alto impatto
ambientale per creare il bacino artificiale costruire la diga.
Alta CO2 rilasciata per la fermentazione
delle piante rimaste in fondo al bacino allagato.
|
|
Mini-idro
|
30-270
|
||
Petrolio anni d’oro
|
50-100
|
Fino al 1970
|
|
Petrolio oggi
|
5-15
|
||
Eolico
|
5-20-80
|
Dipende dai siti, 20 in
Italia,
50-100 per le coste dei paesi dei mari del Nord.
|
|
Nucleare
|
5-100
|
Minore di 1
|
|
Fotovoltaico a film sottile
|
25-80
|
||
Fotovoltaico convenzionale al silicio
|
4-9
|
Minore di 1.
|
Il valore di meno uno è tratto da Odum ma è sicuramente obsoleto
ma ha dato origine alla diffusa
opinione secondo cui non è una tecnologia che da una resa
accettabile.
In realtà il valore è molto più alto per i nuovi
pannelli.
|
Carbone
|
2-17
|
||
Gas naturale
|
5-6
|
||
Biomassa
|
4-9
|
||
Etanolo
|
1,2
|
E’ minore di 2 ma molti autori ritengono che sia intorno
a 1,2 con particolari accorgimenti.
|
|
Sabbie bituminose
|
Quasi minore di 1.
|
Dati molto controversi ma sicuri valori molto bassi di
resa energetica che rendono conveniente l’estrazione solo in termini
d’equilibrio nelle forniture e costi se si mantiene il prezzo del petrolio
sopra i 70 e non crescono le alternative.
|
Nonostante elevati range d’incertezza a cui bisogna far
fronte, questa analisi è la più efficiente da un punto di vista globale.
Dalla tabella 3.1.2 s’evince come il petrolio fu un caso
unico perchè caratterizzato da un alto EROEI
e da un rapido ciclo di ritorno, unita ad un’ altissima densità energetica sia
in termini di peso che di volume.
Ha dato uno stimolo formidabile allo sviluppo del vivere umano
essendo stata un formidabile flusso d’energia ausiliare a disposizione dell’uomo così come il carbone ai
tempi dell’Inghilterra vittoriana.
Non c’è un'altra fonte energetica all’orizzonte con le
stesse caratteristiche.
L’ EROEI del petrolio si è molto abbassato
per via del possibile esaurimento dei pozzi a buon mercato. L’importante è che
l’ EROEI della mia possibile energia
rinnovabile sia sempre maggiore di uno.
Una volta le rinnovabili avevano a loro sfavore la
fluttuazione, l’intermittenza dell’emissione d’energia, ma oggi con le moderne
tecnologie d’immagazzinamento dell’energia ciò non vale più.
Il carbone dall’analisi EROEI sembra un ottima energia con un buon valore ma dobbiamo
considerare anche le variabili socio ambientali e il carbone è a parità
d’energia generata il sink di carbonio che rilascia nell’atmosfera la maggior
quantità d’anidride carbonica, per questo è da scartare considerando anche il
pericolo e l’alto costo in vite umane per estrarlo dalle miniere. Questo perché
l’ EROEI va integrato e visto nel
complesso con le altre variabili (www.eroei.com; www.aspoitalia.net, 2007).
G.N.
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