lunedì 8 giugno 2015

MANHUA (Madhuca indica)

Manhua (Madhuca indica J.F.Gmelin)

Famiglia delle Sapotaceae

Sinonimi scientifici: Bassia latifoglia
Nomi comuni: Manhua.
Vi sono 14 generi nelle Sapotacee 2 specie in Madhuca.

Classificazione (Usda, 2007).
Regno
Plantae – Piante
Sottoregno
Tracheobionta – Piante Vascolari
Superdivisione
Spermatophyta – Piante a seme
Divisione
Magnoliophyta – Piante a fiore
Classe
Magnoliopsida – Dicotiledoni
Sottoclasse
Ordine
Famiglia
Genere
Specie

L'India importa una grossa quantità d'olio vegetale a usi alimentari e non avrebbe senso puntare su colture oleaginose  da usare come carburante di fronte a questa evidenza, quindi si cerca attraverso la ricerca e l'estensione delle colture arboree oleaginose, in terreni poco fertili e aridi non utilizzabili dall'agricoltura tradizionale, di produrre biodiesel.
 Su questa base è stato progettato e realizzato l'uso della Madhuca indica appartenente alla famiglia delle Sapotacee, come oleaginosa arborea”low input” da biocarburante. Due specie del genere Madhuca, sono state trovate in India: la longifolia e la indica. Queste due specie sono molto simili anche a livello produttivo dato che l'olio ottenuto dai loro semi è identico.
L'olio (vedi 7.3.1) è tossico ed è usato tradizionalmente per produrre saponi.
La Manhua è parte centrale con la jatropha, la pongamia e la salvadora del programma indiano di valorizzazione delle risorse genetiche locali al fine di produrre bioenergia da arbusti o alberi oleaginosi in condizioni d’aridità o comunque in terreni marginali,con l'intenzione di generare reddito per la popolazione rurale delle aree meno fertili e di proteggere il suolo dall'erosione (IPP, 2002).






L'Istituto Indiano per la ricerca sul Bioenergico ha individuato le seguenti piante presenti tra la flora spontanea indiana da valorizzare per i suoi programmi sul biodiesel:


Nome locale indiano     
Denominazione  linnea
Ratanjyot          
 Jatropha curcas
Karanja             
 Pongamia glabra o pinnata
Mahua              
 Madhuca indica
Pilu               
 Salvadora oleoides
Sal                
 Shorea robusta
Nahor           
 Mesua ferra linn
Kamala        
 Mallotus phillipines
Rubber seed
 Hevea brasilensis

Tra queste ha concentrato i suoi studi sulla Jatropha o Physic nut, la Karanja o Honge e infine appunto la Manhua o Moa tree.
In tab 1 il bio-diesel ottenuto dall’olio vegetale estratto dalle noci di Manhua è trasformato in biodiesel mediante transisterificazione (IIP process) è comparato con gli “European Standard ” e con l’Honge e il Jatropha Biodiesel.
 
Tab 1. Caratteristiche biodiesel indiani (IPP indian petrol istitute, 2002).

Caratteristiche
Standard UE
Bio-diesel Manhua
Bio-diesel Honge
Biodiesel Jatropha
Densità a 15 C°
0,86-0,90
0,8808
0,8944
0,8887
Viscosità a 40 C°
3,5-5,0
5,13
5,07
4,55
Flash point in C°
Sopra 100
120
174
135

Il potere calorifico dell'olio di Manhua è il 96.30% del diesel a parità di volume. L'olio di manhua (tab.2) può sostituire fino al 20% il diesel senza problemi per il motore ne differenze in termini di prestazioni. Studi recenti hanno verificato la possibilità d'aumentare al 40% questo valore senza particolari problemi. La performance dei motori con miscele gasolio-manhua migliorano con l'incremento del rapporto di compressione da 16:1 a 20:1. prestazioni (Shashikant, 2005). Il seme una volta pronto per la spremitura dopo essere decorticato e disidratato è il 70% del peso originario. Il nocciolo contiene il 50% d'olio(contro il 35-40% della Jatropha). L'olio  estratto con un expeller è quasi il 34%-37% dell’olio contenuto nei semi. L'olio è ricco in acido oleico, palmitico e stearico ed ha un numero di iodio(IV iodin value)  del  55–70.

Tab.2. Analisi degli acidi grassi dell’olio di Manhua (Bhatt, 2003).

Acidi grassi
Nome sistemico
Formula
Struttura
Wt %
Palmitico
Esadecanoico
C16H32O2
16:0
16-28
Stearico
Octadecanoico
C18H3602
18:0
20-25
Arachidico
Eicosanoico
C20H40O2
20:0
0,0-3,3
Oleico
Cis-9-ottadecenoico
C18H3402
18:1
41-51
Linoleico
Cis-9.cis-12-ottadecadienoico
C18H3202
18:2
8,9-13,7

Si ritiene doveroso nel caso dell’uso dell’olio puro miscelato con diesel nella misura del
 20-40 % o usato come biodiesel di aumentare il rapporto di compressione del motore per migliorarne le prestazioni ( Shashikant, 2005).   


G.N.

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