venerdì 21 agosto 2015

ACQUICOLTURA MULTITROFICA INTEGRATA



Le rese energetiche in un sistema d’acquicoltura chiuso o aperto in mare sono sempre ottimizzate al meglio.
Dall’analisi della resa energetica d’una filiera d’acquicoltura a sistema aperto più semplificata, quale pescicoltura con annessa algacoltura integrata, abbiamo le seguenti voci negative: energia spesa nella costruzione impianto; energia motrice per movimentare acque; energia necessaria  per insufflare aria nell’acqua o se acqua corrente energia ausiliare necessaria per pompare acqua nella vasca; energia consumate nel processo industriale di trasformazione; energia usata nel processo di produzione additivi e farmaci integratori per l’acqua coltura; energia necessaria per raccogliere, essiccare, estrarre e trasformare i prodotti. Le voci positive invece includono:
 energia ottenuta dall’olio delle alghe (energia accumulata nei pesci come carne non è computata ma lo è nell’analisi della CO2). Una delle voci positive di questa filiera è che ci allontana dal problema di raccolta delle alghe (lo fanno i pesci), la loro efficienza di conversione proteica è del 18-25% comparabile al latte bovino (carne11%). La conversione in peso è buona: peso-netto pesce/peso-netto alghe è del 20%.
I consumi d’acqua per peso secco d’alghe ottenuto sono 33-70% d’acqua per peso, come per le produzioni agricole ma a differenza di queste che hanno un rapporto acqua-proteina di 1.600-10.000 litri/kg di proteina, le alghe hanno un rapporto di 700 litri d’acqua per kg di proteina ottenuta (Russel, 1976).


Per concludere la filiera alghe-pesci ha valori d’efficienza di “conversione” di gran lunga più alti della filiera foraggio, cereali-carne bovina a causa della quale sono usati nel mondo gran parte delle terre fertili e disboscate zone forestali. Nel caso del nutrimento di determinate tipologie di pesci carnivore si fa in modo di nutrirli con delle larve (zooplacton) che si alimentano delle microalghe. In questo caso v’è un passaggio in più nella catena alimentare con valori d’efficienza leggermente più bassi.

G.N.










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