La Canna comune (Arundo donax)
Famiglia Poaceae
Vi sono 334 generi nelle Poaceae e 1 specie in Arundo.
Classificazione (Usda, 2007).
Arundo donax L.
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Regno
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Plantae – Piante
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Sottoregno
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Tracheobionta –
Piante vascolari
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Superdivisione
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Spermatophyta –
Piante a seme
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Divisione
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Magnoliophyta –
Piante a fiore
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Classe
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Liliopsida –
Monocotiledoni
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Sottoclasse
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Ordine
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Famiglia
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Poaceae – graminacee
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Genere
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Arundo L. – canna
comune
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Specie
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La canna comune appartiene alla
sottofamiglia Arundinoideae della
famiglia delle Poaceae. Si ritiene
sia originaria dell'Asia ma anche endemica dei paesi del bacino mediterraneo.
E’ una specie perenne ad alta statura e a
ciclo fotosintetico C3. I culmi si sviluppano da grossi rizomi sottoranei
durante tutto il periodo vegetativo. Le infiorescenze compaiono tra agosto e
novembre ma non tutti i culmi fioriscono lo stesso anno. La propagazione della
specie avviene prevalentemente per via asessuata a causa della sterilità che la
caratterizza al di fuori del suo aerale d'origine (Podella e Huxlei 1987).
L'assenza di riproduzione sessuata riduce la variabilità genetica delle popolazioni del mediterraneo come confermano le analisi effettuate con il
metodo “Rapd” su popolazioni raccolte in Italia, Grecia, Francia meridionale.
La
canna comune, originaria di climi temperati o subtropicali, predilige
temperature elevate, s'adatta a suoli di varia natura e riesce a vegetare per
lunghi periodi in condizioni estreme di contenuto idrico del terreno, dalle più
aride alle più umide. Tra il 1935 e il 1965 nell'Italia settentrionale la Snia
Viscosa brevettò un brevetto per la produzione di carta e “rayon viscosa”
dall'arundo a partire dalla pasta di cellulosa estratta. In condizioni ottimali
di disponibilità idrica la potenzialità
produttiva è notevolmente superiore alle 100 t/ha di sostanza fresca. In
numerose prove condotte nell'Europa meridionale la produzione di sostanza secca
si è attestata sulle 30 t/ha con punte
superiori alle 40 T/ha, costituita prevalentemente da culmi. A causa della sua
sterilità la specie si propaga agamicamente attraverso rizomi o talee di culmo.
L'utilizzo di rizomi assicura il più
elevato indice d'attecchimento (quasi il 100%) mentre le talee di culmo
determinano un insediamento irregolare e una bassa resa. In assenza d'apporto
idrico la produzione s'attesta sulle 15 t/ha di sostanza secca mentre con
volumi idrici di 350 mm annali si raggiungono le 35 t/ha. La risposta della
coltura alla concimazione azotata è debole; non sono state osservate differenze
di produzione con dosi di concime azotato tra 60 e 120 kg/ha, si può supporre
pertanto che le esigenze nutrizionali siano contenute.
In Italia il DACPA dell'università di Catania dispone
d'una collezione di germoplasma unica nel genere che assume importanza nel determinare i
caratteri migliori per la produzione di biomassa.(numero di culmi per cespo,
peso unitario del culmo, altezza della pianta). Ha una biomassa costituita solo
per 11% da foglie e il resto dal culmo principalmente.
Limiti della
coltura:
L'Arundo donax è
difficile da raccogliere, non affiena avendo fusti grossi e lignificati,
inoltre ha un basso potere calorifico e crea ceneri che manomettono alla fine
le canne fumarie delle centrali
termoelettriche alimentate a biomassa non adeguatamente adattate. E’ una
pianta rizomatosa fortemente infestante e difficilmente sradicabile dai terreni
una volta impiantata, con i comuni erbicidi. Per questo va accuratamente
gestita l'ubicazione dell'impianto. (Cosentino, 2001).
G.N.
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