domenica 10 maggio 2015

CANNA COMUNE (arundo donax)


La Canna comune (Arundo donax)


Famiglia Poaceae
Vi sono 334 generi nelle Poaceae e 1 specie in Arundo.  
Classificazione (Usda, 2007).
 Arundo donax L. 
Regno
Plantae – Piante
Sottoregno
Tracheobionta – Piante vascolari
Superdivisione
Spermatophyta – Piante a seme
Divisione
Magnoliophyta – Piante a fiore
Classe
Liliopsida – Monocotiledoni
Sottoclasse
Ordine
Famiglia
Poaceae – graminacee
Genere
Arundo L. – canna comune
Specie

La canna comune appartiene alla sottofamiglia Arundinoideae della famiglia delle Poaceae. Si ritiene sia originaria dell'Asia ma anche endemica dei paesi del bacino mediterraneo.
E’ una specie perenne ad alta statura e a ciclo fotosintetico C3. I culmi si sviluppano da grossi rizomi sottoranei durante tutto il periodo vegetativo. Le infiorescenze compaiono tra agosto e novembre ma non tutti i culmi fioriscono lo stesso anno. La propagazione della specie avviene prevalentemente per via asessuata a causa della sterilità che la caratterizza al di fuori del suo aerale d'origine (Podella e Huxlei 1987). L'assenza di riproduzione sessuata riduce la variabilità genetica  delle popolazioni del mediterraneo  come confermano le analisi effettuate con il metodo “Rapd” su popolazioni raccolte in Italia, Grecia, Francia meridionale.

 La canna comune, originaria di climi temperati o subtropicali, predilige temperature elevate, s'adatta a suoli di varia natura e riesce a vegetare per lunghi periodi in condizioni estreme di contenuto idrico del terreno, dalle più aride alle più umide. Tra il 1935 e il 1965 nell'Italia settentrionale la Snia Viscosa brevettò un brevetto per la produzione di carta e “rayon viscosa” dall'arundo a partire dalla pasta di cellulosa estratta. In condizioni ottimali di disponibilità idrica  la potenzialità produttiva è notevolmente superiore alle 100 t/ha di sostanza fresca. In numerose prove condotte nell'Europa meridionale la produzione di sostanza secca si è attestata sulle 30 t/ha  con punte superiori alle 40 T/ha, costituita prevalentemente da culmi. A causa della sua sterilità la specie si propaga agamicamente attraverso rizomi o talee di culmo.
L'utilizzo di rizomi assicura il più elevato indice d'attecchimento (quasi il 100%) mentre le talee di culmo determinano un insediamento irregolare e una bassa resa. In assenza d'apporto idrico la produzione s'attesta sulle 15 t/ha di sostanza secca mentre con volumi idrici di 350 mm annali si raggiungono le 35 t/ha. La risposta della coltura alla concimazione azotata è debole; non sono state osservate differenze di produzione con dosi di concime azotato tra 60 e 120 kg/ha, si può supporre pertanto che le esigenze nutrizionali siano contenute.

In Italia il DACPA dell'università di Catania dispone d'una collezione di germoplasma unica nel genere  che assume importanza nel determinare i caratteri migliori per la produzione di biomassa.(numero di culmi per cespo, peso unitario del culmo, altezza della pianta). Ha una biomassa costituita solo per 11% da foglie e il resto dal culmo principalmente.

Limiti della coltura:
L'Arundo donax è difficile da raccogliere, non affiena avendo fusti grossi e lignificati, inoltre ha un basso potere calorifico e crea ceneri che manomettono alla fine le canne fumarie delle centrali  termoelettriche alimentate a biomassa non adeguatamente adattate. E’ una pianta rizomatosa fortemente infestante e difficilmente sradicabile dai terreni una volta impiantata, con i comuni erbicidi. Per questo va accuratamente gestita l'ubicazione dell'impianto. (Cosentino, 2001).

G.N.

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