Le colture da Etanolo sono molteplici e in grande
sviluppo. L’etanolo può essere prodotto da biomasse ligno-cellulosiche,
cellulosiche, amilacee, amido-zuccherine e zuccherine. Oggi giorno le più
diffuse sono le zuccherine ma le nuove tecnologie sia in termini di efficienza
e resa della fermentazione con l’ utilizzo di nuovi ceppi batterici migliorati
e la maggiore efficienza della trasformazione della lignina e cellulosa a
etanolo fanno supporre un maggior sviluppo di queste ultime in un prossimo futuro ( Tab.2.).
Colture
|
Cultivar
|
N
(kg/ha) |
Resa
coltura
(t/ha)
|
Resa in alcol
(l/ha)
|
Batata.(Ipomea batatas Lam.)
|
'Jewel'
|
120
|
42,6
|
5.821
|
Topinambur.(Helianthus tuberosus L.).
|
'Mammouth
French White' |
56
|
30,7
|
4.169
|
Sorgo dolce.
[Sorghum bicolor (L.) Moench.] |
'Meridian 71-1'
|
112
|
72,8
|
2.196
|
Patata (Solanum tuberosum L.).
|
'Pontiac'
|
112
|
22,6
|
1.830
|
Barbabietola da zucchero.
(Beta vulgaris L.) |
'USH 20'
|
168
|
31,4
|
1.640
|
Barbabietola da foraggio
(Beta vulgaris L.).
|
'Mono Rosa'
|
168
|
32,3
|
1.309
|
Tab.2.Valutazione energetica d'alcune colture da
biomassa cellulosiche.
Coltura
|
Resa di biomassa
secca
(metric t/ha)
|
Energia catturata
(joule/hg-s.s)
|
Energia totale
joule/ha |
Cynodon
dactylon L.
|
17,9
|
426 x
103
|
7625 x
106
|
Kenaf(Hibiscus
cannabinius L.)
|
11,2
|
620 x
103
|
6944 x
106
|
Zea
mays L.
|
6,72
|
701 x
103
|
4711 x
106
|
Festuca
arundinacea
Schreb.
|
7,8
|
557 x
103
|
4345 x
106
|
Pioppo
|
Variabile
|
586 x
103
|
Variabile
|
La coltura d’etanolo oggi maggiormente diffusa è il Mais (Zea mais) che negli Usa è la
coltura principale del settore bioenergico, cionostante è una coltura high
input con bilancio energetico decrescente da decenni. Il mais produce 2.000
l/ha d’etanolo. La resa non è molto alta rispetto ad altre piante, ma l’utilizzo
degli scarti come gli stocchi e tutoli per farne foraggi ealtro ne rende il
prezzo competitivo. In futuro saranno realizzati ibridi azoto dipendenti con
simbiosi con i microrganismi Azospirillum spp. Secondo i dati di Pimental
l’input energetico nella coltura di mais tra il 1950 ed il 1970 è passato negli
Usa da 11.000 a 26.700 Mj /ha nonostante il notevole aumento d’energia il
prodotta l’efficienza è calata del 11 %.
Allo stato attuale una maggiore produttività del mais ad esempio
comporta più alti costi energetici per unità di prodotto, ciononostante il
bilancio energetico del mais risulta più favorevole d’altre colture.
Secondo Phispps e Pain
il rendimento energetico per ettaro, vale a dire la quantità d’energia
metabolizzabile prodotta in rapporto a quella consumata (esclusa l’energia
solare) è per il mais 3,2. Nei paesi industrializzati la meccanizzazione incide
per il 57% e la fertilizzazione per il 39%, mentre l’irrigazione e la difesa
per il 4 %.
G.N.
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