lunedì 6 luglio 2015

LE COLTURE DA ETANOLO


Le colture da Etanolo sono molteplici e in grande sviluppo. L’etanolo può essere prodotto da biomasse ligno-cellulosiche, cellulosiche, amilacee, amido-zuccherine e zuccherine. Oggi giorno le più diffuse sono le zuccherine ma le nuove tecnologie sia in termini di efficienza e resa della fermentazione con l’ utilizzo di nuovi ceppi batterici migliorati e la maggiore efficienza della trasformazione della lignina e cellulosa a etanolo fanno supporre un maggior sviluppo di queste  ultime in un prossimo futuro ( Tab.2.).

Tab. 1. Piante da etanolo in Europa e loro resa (Billy 1984).

Colture
Cultivar
N
(kg/ha)
Resa
coltura
(t/ha)
Resa in alcol
(l/ha)
Batata.(Ipomea batatas Lam.)
'Jewel'
120
42,6
5.821
Topinambur.(Helianthus tuberosus L.).
'Mammouth
French White'
56
30,7
4.169
Sorgo dolce.
[Sorghum bicolor (L.) Moench.]
'Meridian 71-1'
112
72,8
2.196
Patata (Solanum tuberosum L.).
'Pontiac'
112
22,6
1.830
Barbabietola da zucchero.
(Beta vulgaris L.)
'USH 20'
168
31,4
1.640
Barbabietola da foraggio
(Beta vulgaris L.).

'Mono Rosa'
168
32,3
1.309

                                             Nell'immagine: la batata (Ipomea batatas)


Tab.2.Valutazione energetica d'alcune colture da biomassa cellulosiche.
( Billy, 1999).
Coltura
Resa di biomassa secca
(metric t/ha)
Energia catturata (joule/hg-s.s)
Energia totale
joule/ha
Cynodon dactylon L.
17,9
426 x 103
7625 x 106
Kenaf(Hibiscus cannabinius L.)
11,2
620 x 103
6944 x 106
Zea mays L.
6,72
701 x 103
4711 x 106
Festuca arundinacea Schreb.
7,8
557 x 103
4345 x 106
Pioppo
Variabile
586 x 103
Variabile

La coltura d’etanolo oggi maggiormente diffusa è il Mais (Zea mais) che negli Usa è la coltura principale del settore bioenergico, cionostante è una coltura high input con bilancio energetico decrescente da decenni. Il mais produce 2.000 l/ha d’etanolo. La resa non è molto alta rispetto ad altre piante, ma l’utilizzo degli scarti come gli stocchi e tutoli per farne foraggi ealtro ne rende il prezzo competitivo. In futuro saranno realizzati ibridi azoto dipendenti con simbiosi con i microrganismi Azospirillum spp. Secondo i dati di Pimental l’input energetico nella coltura di mais tra il 1950 ed il 1970 è passato negli Usa da 11.000 a 26.700 Mj /ha nonostante il notevole aumento d’energia il prodotta l’efficienza è calata del 11 %.  Allo stato attuale una maggiore produttività del mais ad esempio comporta più alti costi energetici per unità di prodotto, ciononostante il bilancio energetico del mais risulta più favorevole d’altre colture.
 Secondo Phispps e Pain il rendimento energetico per ettaro, vale a dire la quantità d’energia metabolizzabile prodotta in rapporto a quella consumata (esclusa l’energia solare) è per il mais 3,2. Nei paesi industrializzati la meccanizzazione incide per il 57% e la fertilizzazione per il 39%, mentre l’irrigazione e la difesa per il 4 %.

G.N.


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