martedì 14 luglio 2015

PALMA DA SAGO (Metroxylon sagu).

Palma da sago (Metroxylon sagu)



Famiglia Arecaceae
Vi sono 55 generi nelle Arecaceae, 2 specie in Metroxylon.
Classificazione (Usda, 2007).
  Metroxylon sagu Rottb 
Regno
Plantae – Piante
Sottoregno
Tracheobionta –  piante vascolari
Superdivisione
Spermatophyta – Piante a seme
Divisione
Magnoliophyta – Piante a fiore
Classe
Liliopsida – Monocotiledoni
Sottoclasse
Ordine
Famiglia
Arecaceae – Famiglia delle palme
Genere
Metroxylon Rottb. – metroxylon
Specie
Metroxylon sagu Rottb. – palma da sago
Sinonimi: Metroxylon rumphii (willd.) C.Martius .
Descrizione.

Il Metroxylon sagu o palma da sago è originaria dell'Asia del sud est ove l'amido che contiene in elevata quantità nel tronco fornisce la maggior parte dell'apporto calorico alle popolazioni locali di cacciatori raccoglitori che vivono ai confini o entro la foresta tropicale, habitat ideale della palma da sago. L'amido chiamato “tapioca“ una volta pronto per il consumo, è ricavato dal tronco della pianta dopo una lunga lavorazione: inizialmente bisogna abbattere la palma quindi dividere il tronco in due e batterlo a lungo poi bisogna separare l'amido dalle sostanze tossiche contenute all'interno del tronco.
 Poi l'amido è ulteriormente lavorato fino a dare la tapioca. La palma da sago rimane attualmente  una pianta in prevalenza presente allo stato selvatico. L'istituto internazionale per le risorse genetiche(IPGRI) che cerca di diversificare il raccolto agricolo nel mondo riscoprendo o domesticando specie selvatiche, considera che la palma di sago sia un raccolto "underutilized" tipico (Fonte:Biopact.com).
Uno degli usi potenziali della palma da sago è l'etanolo. In tutto il suo “lifecycle”, l'albero accumula un ammontare enorme d’amido, mentre giunge ad un massimo verso i 15 anni d'età, poco prima che fiorisca con un enorme infiorescenza. Nella palma selvatica, circa 5 tonnellate d'amido per ettaro possono essere raccolte, ma le piantagioni mostrano  produzioni d'amido anche di 30 tonnellate per anno. Inoltre dato l'accumulo d'amido che si protrae fino ai 15 anni, la struttura della piantagione di sago con opportuni sesti dinamici potrebbe adattarsi al fluttuare del prezzo sul mercato ritardando o anticipando il raccolto con pochi danni, dando così un maggior controllo al produttore che potrebbe avere maggiore controllo sui rischi produttivi (fonte: osservazione dell’autore, 2007). L'amido è di tale qualità che l'efficienza di conversione ad etanolo raggiunge il 72% (per l’idrato d’etanolo). Prendendo un raccolto max di 20 tonnellate d’amido pulito ad ettaro, s'avranno 14.400 litri d'alcol, facendo del sago uno dei raccolti d'energia più produttivi. (Biopact; Doelle, 1998). Contrariamente alla  palma da olio, soia, cocco, manioca, il sago soffre di mancanza di ricerca e sviluppo sulla fitopatologia e tecniche di gestione della piantagione.

Nonostante simposi annuali sul sago, ci vorrà un pò di tempo fino a che la coltura s'imponga a livello internazionale.
Il governo della Malesia ha avviato una piantagione di 50.000 ettari con la palma da Sago in Sarawak, e lo considera   la coltura di bioetanolo del futuro. Il Sago sarà il secondo pilastro dopo la palma da olio del programma di bioenergia della Malesia. La capacità di produzione della palma da sago varia tra 2-5 tonnellate d’amido/ha s.s.  allo stato spontaneo fino a 10-25 t/ha in  coltivazione (Flach, 1983).
La densità d’impianto è 1.480 palme/ha . Una piantagione ben organizzata può produrre 175 kg d’amido/palma, mentre da un prodotto totale di 25 tonnellate  amido/ha. (Doelle, 1998). Dopo la rimozione della corteccia, del rachide e delle foglioline dal midollo che probabilmente è la parte più dispendiosa del trattamento, l’amido deve essere estratto dal midollo. Con la palma da sago si possono fare (Doelle, 1998): 

·                    Materiali da edificio eccellenti per case locali ed urbane, capannoni o altri edifici 
·                    Concime organico ( bio-fertilizzanti) 
·                    Risorse per gassificazione e produzione energia 
·                    Amido per alimentazione zootecnica  
·                    Etanolo per biocarburanti
·                    Energia attraverso gassificazione
·                    Metano o bio-gas

·                    Acquicoltura usandola come mangime per pesci



Rientra appieno nella categoria di specie da bio-sistemi rurali integrati: ipotetiche fattorie autosufficienti anche a livello energetico (Doelle, 1998).


G.N.

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