La Sabila - Aloe sp.
Regno
Subregno
Divisione
Classe
Subclasse
Famiglia
Genere
|
(USDA,2010)
Questa bella pianta è stata introdotta dagli
spagnoli nel Messico in alcune sue specie. Il fiore (fig.64) è consumato in
abbondanza in alcuni degli stati Messicani come quello di Hidalgo al confine
dello stato Veracruzano. Abbiamo riscontrato questa tradizione durante le
interviste fatte a Veracruz. E’ una tradizione ancestrale oggi in recessione,
dato che il fiore è amaro e va cucinato in tempi discretamente lunghi. E’
interessante notare che nella coltura estensiva dell’aloe vera da foglia il
fiore viene gettato ed è materiale di scarto. Dato quindi l’alto valore
alimentare dello stesso sarebbe asupicabile il suo utilizzo a scopo edule o
come nella nicchia sempre crescente del cibo salutare come si vede anche dal
confronto con le altre infiorescenze
eduli (Tab. 12).
In particolare è estremamente ricco di magnesio e quindi ha effetti positivi
sulla mucosa gastrointestinale.
Tab12. Studio bromatologico comparativo infiorescenze commestibili.
%
|
A.vera
|
Umidità
|
16
|
Cenere
|
4,79
|
Fibra
grezza
|
0,05
|
Grassi
|
5,29
|
Proteine
|
1,43
|
Carboidrati
|
72,44
|
mg/100
|
|
Sodio
|
4,38
|
potassio
|
1,18
|
Calcio
|
28,61
|
Magnesio
|
10,87
|
Ac.ascorbico
|
18,44
|
Flavonoidi
|
3,967
|
(Fernandez 1992)
Caratteristiche
generali
Il
genere, molto ricco di specie, comprende piante originarie dell'Africa, del
Madagascar e dell'Arabia.
L'etimologia
di questa parola non è molto chiara. Potrebbe derivare da una parola di origine
orientale (araba probabilmente) che significa "amaro" o dal greco
" àls-alòs " che significa "sale", per ricordare il
suo sapore amaro simile a quello dell'acqua di mare. Qualunque sia la sua
etimologia è certo che è una pianta conosciuta fin dai tempi più antichi per le
sue molteplici capacità terapeutiche. Le prime testimonianze sono state
ritrovate su una tavoletta di argilla ritrovata a Nippur nei pressi di Bagdad e
datata 2.200 a.C. La particolarità è che
sono piante succulente (vale a dire possiedono particolari tessuti in grado di
immagazzinare grandi quantità d'acqua), a testimonianza del fatto che sono
tutte originarie di zone aride.
Delle
diverse specie alcune sono adatte a vivere anche in appartamento ma la maggior
parte, date le loro non piccole dimensioni, hanno necessità di essere allevate
all'aperto.
Sono
piante sempreverdi di cui alcune sono acauli con le foglie disposte a rosetta,
altre con il fusto alto, semplice o ramificato. Sviluppa i fiori dalla
primavera all'autunno a seconda della specie e delle varietà che si formano
sulla sommità di un lungo stelo, semplice o ramificato o a grappolo e la pianta
non muore dopo la fioritura a differenza dell'agave. Producono infiorescenze ad ombrella, pendenti,
tubolari. I fiori sono di solito di colore tendente al rosso, all'arancio o al
giallo.
Sono
piante autosterili si riproducono pertanto per impollinazione incrociata.
Nel
parenchima delle foglie è presente un succo aromatico, molto amaro che si
indurisce all'aria ed è insolubile in alcool con diverse capacità terapeutiche.
Principali specie
Il
genere annovera numerose specie tra le quali ricordiamo:
Aloe
variegata
Questa
pianta ha le foglie coriacee, di un bel verde scuro, screziate di bianco,
lunghe e dritte e con una nervatura centrale molto evidente che corre lungo
tutta la foglia.
Fiorisce
in marzo-aprile con una vistosa infiorescenza a grappolo lunga anche 30 cm
formata da numerosi fiori rosa-rossi. E'
una specie che viene frequentemente allevata in vaso.
Aloe barbadensis
L'A. barbadensis è quella che viene chiamata A. vera, famosa per
le sue numerose proprietà terapeutiche: cicatrizzante per scottature e ferite,
lassativa, regolarizzatrice delle funzioni epatiche, calmante delle sindromi
premestruali, tonificante e rivitalizzante per la pelle
Aloe
vera varietà chinensis
L'A. vera varietà chinensis è anche lei molto apprezzata per le
sue proprietà curative.
Le
foglie sono di colore verde-bluastro con marcate spine biancastre. I fiori,
raccolti in infiorescenze tipiche della specie, sono di colore arancione e
sbocciano in primavera.
Aloe humilis
L'A. humilis al contrario delle piante del suo genere è molto
piccola di dimensioni, la più piccola.
Le foglie sono di un bel colore verde-azzurro, spinose.
I
fiori sono di colore giallo.
Aloe ferox
Si
utilizza la parte interna mucillaginosa in gelatina o in polvere dopo
l'essiccazione. Le foglie sono di colore verde-grigio, screziate, carnose e
raggiungono anche i 50 cm di lunghezza. Forma un’ infiorescenza formata da
numerosi fiori gialli. Il fusto è pressochè
assente.
Aloe striata
L'A. striata, originaria del Sud Africa, ha un tronco molto
breve, raramente ramificato, le foglie disposte a rosetta, lanceolate lunghe
anche 50 cm e larghe 10-15 cm molto carnose e ricoperte da una leggera pruina.
Le infiorescenze sono molto appariscenti e possono misurare anche un metro portanti numerosi fiori disposti ad ombrella di colore rosa. Fiorisce tra marzo ed aprile.
Le infiorescenze sono molto appariscenti e possono misurare anche un metro portanti numerosi fiori disposti ad ombrella di colore rosa. Fiorisce tra marzo ed aprile.
A.
arborescens
Dell'A. arborescens esistono
numerosissime varietà tra le quali ricordiamo: la varietà natalensis che fiorisce a metà dicembre con dei fiori di
uno splendido colore rosso scuro e la varietà
ucriae che fiorisce in gennaio - febbraio con fiori di colore rosso
vivo.
Aloe abyssinica
L'A.
abyssinica originaria
dell'Abissinia e dell'Eritrea ha delle foglie carnose molto lunghe terminanti a
punta e con la pagina superiore concava e l'inferiore convessa con i margini
rossastri e dentellati. Fiorisce a fine inverno, inizio primavera ed i
fiori sono di un bel colore giallo intenso disposti a grappoli su steli
ramificati e fiorisce tra tra marzo ed aprile.
E' una pianta che ha necessità di clima miti per poter
crescere. Infatti vive bene all'aperto nelle zone a clima temperato-caldo
mentre nelle zone più fresche deve essere portata al riparo dal freddo
invernale in quanto non tollera temperature al di sotto di 5-8°C. Se ciò accade
possono crearsi marciumi radicali specialmente se questo è accompagnato da
eccessive annaffiature. Le temperature ideali di crescita sono intorno ai
20-24°C.
Sono piante, per la loro stessa natura, in grado di
tollerare la siccità mentre non tollerano in alcun modo i ristagni idrici.
Infatti nei loro habitat naturali crescono sempre nei pendii ben drenati e mai
a fondo valle o nei luoghi dove potrebbero esserci dei ristagni d'acqua. Nel periodo primaverile/estivo va annaffiata con
moderazione e avendo cura di non bagnare le foglie in modo da evitare che
l'acqua possa depositarsi tra le foglie che potrebbe portare a pericolosi
marciumi.
La tecnica è quella di annaffiare abbondantemente e lasciare asciugare il terreno fino alla successiva irrigazione. Al sopraggiungere dell'autunno le annaffiature vanno diminuite fino alla totale sospensione per tutto l'inverno. Con la primavera si riprendono gradatamente le annaffiature.
La tecnica è quella di annaffiare abbondantemente e lasciare asciugare il terreno fino alla successiva irrigazione. Al sopraggiungere dell'autunno le annaffiature vanno diminuite fino alla totale sospensione per tutto l'inverno. Con la primavera si riprendono gradatamente le annaffiature.
Qualora venga allevata per scopi terapeutici è bene non
irrigare 8-10 giorni prima della raccolta affinchè i principi attivi siano più
concentrati.
Si rinvasa ogni anno, in primavera aumentando via
via le dimensioni del vaso. Non avendo un apparato radicale particolarmente
profondo, è preferibile scegliere un vaso più largo che profondo e con adeguati
fori di drenaggio in quanto non ama i ristagni idrici e sistemare sul fondo del
vaso della ghiaia o dei pezzi di coccio.
Sono piante che non sono particolarmente esigenti in
fatto di terreni ma prediligono terreni prevalentemente sabbiosi che favoriscono
lo sgrondo rapido delle acqua in eccesso e leggermente acidi.
Si concima una volta al mese a partire dalla primavera e
per tutta l'estate utilizzando dei fertilizzanti liquidi diluiti nell'acqua di
annaffiatura dimunuendo leggermente le dosi rispetto a quanto riportato nella
confezione.
Per quanto riguarda il tipo di concime scegliete un
fertilizzante che oltre ad avere i cosiddetti "macroelementi" quali
Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K), abbia anche i "microelementi"
quali il Ferro (Fe), il Manganese (Mn), il Rame (Cu), lo Zinco (Zn), il Boro
(B), il Molibdeno (Mo), tutti importanti per una equilibrata crescita della
pianta.
Fioritura
Sviluppa i fiori dalla primavera all'autunno a seconda
della specie e delle varietà che si formano sulla sommità di un lungo stelo,
semplice o ramificato o a grappolo e la pianta non muore dopo la fioritura.
Producono infiorescenze ad ombrella, pendenti, tubolari.
I fiori sono di solito di colore tendente al rosso, all'arancio o al giallo.
Sono piante autosterili si riproducono pertanto per
impollinazione incrociata
Di solito non si pota. Vanno semplicemente eliminate le
foglie basali che via via disseccano per evitare che diventino veicolo di
malattie parassitarie.
Abbiate l'accortezza di pulire e disinfettare la lama che
usate per tagliare per evitare di infettare i tessuti.
Si moltiplica o per seme o per polloni. Essendo piante
autosterili, vale a dire che i fiori maschili e femminili della stessa pianta
non possono incrociarsi tra loro o con piante della stessa varietà, occorrono
piante di diverse varietà per poter ottenere dei semi fertili.
Moltiplicazione per polloni
In tarda primavera, si prelevano dalla base della pianta
i polloni che normalmente si formano. Vanno recisi con un coltello affilato,
pulito e disinfettato e lasciati all'aria per due-tre giorni per favorire la
fuoriuscita del latice che impedirebbe la radicazione. Dopo di che vengono
posti in una composta formata da sabbia. Questa si tiene costantemente umida.
Non appena avranno attecchito può essere rinvasata e trattata come le piante
adulte.
Foglie con perdita di
screziature:
Se le foglie presentano questo sintomo e diventano
completamente verdi, vuol dire che l'illuminazione è scarsa.
Foglie che ingialliscono ed appaiono macchiettate di giallo e marrone, successivamente le foglie si accartocciano e cadono. Osservando attentamente si notano anche delle sottili ragnatele soprattutto nella pagina inferiore delle foglie. Con questa sintomatologia siamo molto probabilmente in presenza di un attacco di ragnetto rosso, un acaro molto dannoso.
Foglie che ingialliscono ed appaiono macchiettate di giallo e marrone, successivamente le foglie si accartocciano e cadono. Osservando attentamente si notano anche delle sottili ragnatele soprattutto nella pagina inferiore delle foglie. Con questa sintomatologia siamo molto probabilmente in presenza di un attacco di ragnetto rosso, un acaro molto dannoso.
Rimedi: è necessario aumentare l'umidità dell'ambiente
circostante alla pianta in quanto l'umidità è il suo peggior nemico. Solo nel
caso di infestazioni particolarmente gravi, usare un acaricida specifico.
G.N.
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