venerdì 15 maggio 2015

LE COLTURE OLEAGINOSE PER AMBIENTI TROPICALI E SUBTROPICALI.


Le colture erbacee rispetto alle arboree hanno alcuni vantaggi: minore alternanza, minore competizione tra le piante e quindi sesti più stretti, possibile meccanizzazione spinta della coltura, ciclo colturale più breve, efficienza d’utilizzo d’acqua migliore, migliore capacità antierosiva sullo strato superficiale del suolo (specie se graminacee) grazie alla maggior copertura che garantiscono al suolo, migliore  risposta alla concimazione azotata, migliore rapporto  prodotto/pianta. Le colture arboree però garantiscono più elevati apporti d’azoto al suolo se leguminose, possono essere integrate in sistemi d’agroforestry complessi, danno ombra e riparo e stabilizzano il suolo più in profondità col loro robusto e ampio apparato radicale: prevenendo frane e smottamenti; rimescolando e riportando in superficie elementi nutritivi dagli strati più profondi.
Turbano in generale meno l’agro-ecosistema a patto che non sono monocolture, ugualmente dannose sia erbacee che arboree.


Tab. 7.1.Produzione di seme, olio e proteine da alcune colture oleaginose erbacee coltivate con alti input (Billy, 1999).
                                                                               Resa (kg/ha)
Coltura
Cultivar
Seme
Proteine
Olio
Girasole (Helianthus annuus Mill.)
'Interstate S-7101'
2.240
426
801
Okra (Hibiscus esulentus L.)
'White velvet'
4.677
1.169
794
Soia (Glycine max L.)
'Essex'
3.360
1.008
604
Sesamo (Sesamum indicum L.)
'Paloma'
1.599
671
639
Cartamo (Carthamus tinctorius L.)
'S-108'
555
222
211



 G.N.






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